Lettera al signore delle ombre

 


 Simone Prezioso

Signore dalle vesti scure che dimori nelle mie membra e che di tanto in tanto tenti di apparire attraverso la mia gola aggrottata, posso dirle che in parte ora ho capito.

Con il sommo rispetto che merita la sua entità sono lieto di comunicarle che finalmente mi reputo pronto ad accogliere ciò che lei tenta di suggerirmi dai tempi dei tempi, poiché lei tutto può e poiché tutto muore e rinasce attraverso la sua ombrosa mano, sono quindi onorato di accoglierla nel tempio organico che Iddio mi ha fatto dono di ricevere.
 
Stoltamente ho frainteso per troppo tempo i segni del cielo notturno e per troppo tempo ho creduto che la bontà e il candore fossero di per sé segni di completezza, ma oggi vi dico che non esiste al mondo uomo giusto che non abbia deliberatamente scelto di diventarlo passando con attraente stupore attraverso le vie scure e non ancora mappate dalla luce della coscienza.
 
Ed è quindi oggi che io invoco il vostro avvento poiché Iddio stesso vi ha fatto onore di prendere dimora e di compiere il vostro dominio su questa terra dalle sembianze umane.
 
Finalmente ho compreso che non esiste luce senza l’ombra e che non esiste bontà senza spietatezza.
 
Gli uomini, da sempre incapaci di cogliere l’esatta interpretazione dei suggerimenti degli Dei, hanno frainteso le intenzioni di nostro Signore quando ha deliberatamente datovi il compito di addossarvi le colpe dell’uomo.
 
Ma nulla può essere fatto se non tramite la vostra mano poiché lei è il Signore che tutto può e trovo rammarico per non averle offerto fino ad ora il posto che merita nel tempio degli Dei.